La "gestazione" del cymbidium goeringi (shun-ran 春欄 in Giappone, terra da cui proviene), prosegue. L'impollinazione è stata effettuata a fine marzo e da allora le capsule hanno continuato a ingrossare con una certa regolarità e ora sono così grosse che danno più di un pensiero sulla resistenza dell'esile stelo che le sostiene. Per ora reggono nonostante i nubifragi di questi giorni.
Relativamente ai tempi di maturazione, stando al materiale che si trova in rete, per i cymbidium generici vengono dati 7-10 e più mesi il che la fa veramente sembrare una gravidanza...
Per ora le capsule sono di un bel verde brillante e in vero paiono dare l'impressione di voler crescere ancora un po'. Bisognerà magari vedere con quali temperature procederà la stagione.
Il quantitativo di semi che produrranno sarà davvero impegnativo da gestire nei vasetti di germinazione a volerne seminare il più possibile.
Certo che una riflessione sul perché i frutti/semi di orchidea ci mettano così tanto a maturare sorge spontanea. Verrebbe logico da pensare che un seme che ha praticamente solo il germe, dovrebbe metterci pochissimo ad essere pronto al rilascio nell'ambiente. L'evoluzione avrà sicuramente i suoi buoni motivi.
sabato 11 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
Impollinazione Neofinetia
L'impollinazione della neofinetia falcata sembrerebbe essere andata a buon fine. Si nota nella foto come il fiore più in basso stia avvizzendo e al contempo la relativa capsula ha preso lentamente a ispessirsi colorandosi di un bel verde tenue, come è evidente nel confronto con gli altri fiori candidi che gli stanno sopra.
Presa l'inverno 2009, la neofinetia era cresciuta molto, mettendo moltissime radici, moltissime nuove foglie e getti laterali ma nessun fiore.
Quest'anno, dopo il solito, necessario inverno al fresco, le ho cambiato posizione, spostandola su di un balcone con esposizione sud-est, moltissima luce ma non esposizione diretta nelle ore più calde della giornate poiché riparato dal balcone sovrastante. Posizione ideale che sta dando ottimi risultati anche con le sediree e i dendrobium moniliformi.
Infatti, prendendomi alla sprovvista, un mesetto fa ha emesso dal folto del cespo, uno stelo floreale che, davvero in poco tempo, si è esteso, ha gonfiato i boccioli ed infine è fiorito.
I fiori sono molto piccoli, meno di 2 cm, caratterizzati da un lungo sperone arquato sul retro, dove penso che sia contenuto il nettare, ricompensa per gli impollinatori che credo siano farfalle o meglio falene notturne dalla lunghissima proboscide.
Dico falene perché è solo dall'imbrunire che i fiori di neofinetia producono il loro intensissimo profumo, qualcosa che si colloca molto vicino ai profumi del gelsomino, yukka, magnolia.
Le sacche polliniche sono molto piccole. Le si intravedono nella foto sopra, i due piccolissimi puntini gialli che si notano in trasparenza sotto la membrana opalescente al centro del fiore.
Si staccano facilmente, hanno un piccolissimo peduncolo adesivo che però non trattiene molto i due granelli che si staccano con facilità. Occorre fare molta attenzione a non perderli in giro perché sono davvero minuti. L'ideale è lavorare su di una superficie scura, non troppo dura e liscia che non permetta loro di rimbalzare e rotolare via.
L'immagine sopra mostra le due sacche polliniche molto ingrandite sulla trama di un tessuto scuro.
La collocazione del polline nel pistillo è invece semplice. Vi è una sostanza viscosa che fa aderire subito il polline.
Ho tentato anche una prova di impollinazione interspecie, mettendo del polline di neofinetia in un fiore di phalaenopsis commerciale. L'incrocio pareva essere andato a buon fine. In breve l'apertura del pistillo si era richiusa sulle sacche polliniche ma poi qualche giorno dopo il fiore è avvizzito ed è caduto. Credo sia stato un problema di incompatibilità genetica. In realtà pare che esistano piante di cosiddetta phalaenetia, incrocio tra phalaenopsis e neofinetia. Sarà un esperimento da riprovare in futuro.
L'auto-impollinazione invece a quanto pare sembra essere andata a buon fine.
Ora restano da capire i tempi di maturazione della capsula che, data la velocità con cui si sono sviluppati i fiori, potrebbero anche essere inferiore ai 5 mesi che ho visto riportati su alcuni siti.
E poi ci sarà da capire il tipo di medium da usare per la germinazione, anche se pare che i substrati per le epifite, cosà che la neofinetia effettivamente è anche se non propriamente tropicale, vadano bene.
Presa l'inverno 2009, la neofinetia era cresciuta molto, mettendo moltissime radici, moltissime nuove foglie e getti laterali ma nessun fiore.
Quest'anno, dopo il solito, necessario inverno al fresco, le ho cambiato posizione, spostandola su di un balcone con esposizione sud-est, moltissima luce ma non esposizione diretta nelle ore più calde della giornate poiché riparato dal balcone sovrastante. Posizione ideale che sta dando ottimi risultati anche con le sediree e i dendrobium moniliformi.
Infatti, prendendomi alla sprovvista, un mesetto fa ha emesso dal folto del cespo, uno stelo floreale che, davvero in poco tempo, si è esteso, ha gonfiato i boccioli ed infine è fiorito.
I fiori sono molto piccoli, meno di 2 cm, caratterizzati da un lungo sperone arquato sul retro, dove penso che sia contenuto il nettare, ricompensa per gli impollinatori che credo siano farfalle o meglio falene notturne dalla lunghissima proboscide.
Dico falene perché è solo dall'imbrunire che i fiori di neofinetia producono il loro intensissimo profumo, qualcosa che si colloca molto vicino ai profumi del gelsomino, yukka, magnolia.
Le sacche polliniche sono molto piccole. Le si intravedono nella foto sopra, i due piccolissimi puntini gialli che si notano in trasparenza sotto la membrana opalescente al centro del fiore.
Si staccano facilmente, hanno un piccolissimo peduncolo adesivo che però non trattiene molto i due granelli che si staccano con facilità. Occorre fare molta attenzione a non perderli in giro perché sono davvero minuti. L'ideale è lavorare su di una superficie scura, non troppo dura e liscia che non permetta loro di rimbalzare e rotolare via.
L'immagine sopra mostra le due sacche polliniche molto ingrandite sulla trama di un tessuto scuro.
La collocazione del polline nel pistillo è invece semplice. Vi è una sostanza viscosa che fa aderire subito il polline.
Ho tentato anche una prova di impollinazione interspecie, mettendo del polline di neofinetia in un fiore di phalaenopsis commerciale. L'incrocio pareva essere andato a buon fine. In breve l'apertura del pistillo si era richiusa sulle sacche polliniche ma poi qualche giorno dopo il fiore è avvizzito ed è caduto. Credo sia stato un problema di incompatibilità genetica. In realtà pare che esistano piante di cosiddetta phalaenetia, incrocio tra phalaenopsis e neofinetia. Sarà un esperimento da riprovare in futuro.
L'auto-impollinazione invece a quanto pare sembra essere andata a buon fine.
Ora restano da capire i tempi di maturazione della capsula che, data la velocità con cui si sono sviluppati i fiori, potrebbero anche essere inferiore ai 5 mesi che ho visto riportati su alcuni siti.
E poi ci sarà da capire il tipo di medium da usare per la germinazione, anche se pare che i substrati per le epifite, cosà che la neofinetia effettivamente è anche se non propriamente tropicale, vadano bene.
Iscriviti a:
Post (Atom)