Un aggiornamento sulla Fasciata X Red Ink incrociata con uno dei miei ibridi di Phalaenopsis 1.
Temevo di non avere molto da aggiornare in quanto la pianta madre è stata prossima all'estinzione. Dopo la fecondazione e lo sviluppo di un bel baccello, avevo sistemato la pianta in un punto dove il ricircolo d'aria era poco e aveva causato una malattia fungina che poi scoprii trattarsi di septoria. Intervenuto senza molte speranze con uno spray anticrittogamico a largo spettro, la pianta era miracolosamente sopravvissuta, perdendo tuttavia tutte le foglie meno una. Lo stelo con il frutto si era conservato e sebbene non mi facessi molte illusioni, avevo comunque provato a piantarlo su un substrato standard Phytamax.
La pianta è ancora viva, incredibilmente ha messo una nuova foglia anche se lo sviluppo va a rilento.
Il baccello a prima vista si era rivelato vuoto, con all'interno la tipica lanuggine ma senza la classica polverina costituita dai semi di orchidea. L'inoculazione del gel nutritivo è stata fatto mettendo in ammollo in acqua distillata sterile all'interno di una siringa la lanuggine e facendo poi gocciolare il liquidi all'interno dei vasetti.
A distanza di più di 5 mesi sono spuntati i protocormi. Per ora sono due in totale, uno per 2 dei 3 vasetti seminati. La foto sopra ne ritrae uno assieme a una piantina di bletilla striata nata da una "contaminazione" nel corso della semina. Non è molto a fuoco ma è il massimo che sono riuscito a fare attraverso lo strato di polietilene appannato. Devo dire che l'immagine ha un certo misticismo...
Per ora i due "fratelli" paiono in gran forma, sotto la luce artificiale sono diventati di un bel verde intenso, hanno sviluppato una bella "peluria" radicale e si stanno ingrossando. Uno dei due ha già un'abbozzo di fogliolina. Conoscendo le numerose morie a seguito di trapianti e sfiascamenti non mi faccio illusioni che possano arrivare un giorno a fioritura, ma nell'eroismo che la pianta e la sua prole hanno dimostrato in tutta questa vicenda non si sa mai.
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