Il caldo di questi giorni sta facendo impazzire le piante. Non lontano da qui hanno segnalato un ciliegio in fiore, nel viale che mi riporta a casa lo stesso è capitato a un ippocastano e la vite che mi cresce sul balcone sta mettendo nuovi germogli.
Le orchidee non potevano esimersi, dato che il caldo secco mi impone di mantenere l'umidificazione alta in quanto le stagionali come la bletilla, la sedirea o la neofinetia non mi vanno in stasi invernale. E così, una delle nuove arrivate, un Sarcochilus Japonicus, conosciuta nella sua lingua come Kaya Ran (カヤ欄), ieri è fiorita.
Si tratta di una piccola epifita, praticamente una Vanda in miniatura che però cresce a testa in giù, con le radici che invece vanno verso l'alto e i fiori che pendono.
E' vero che emette gli steli floreali nella stagione autunnale, per poi portare la fioritura a compimento in primavera, ma questa condizione atmosferica le ha fatto completare il ciclo senza pause.
Adesso il dilemma è se impollinare o meno. Si tratterebbe di un'autoimpollinazione, perché di fiore ce ne è uno solo, sebbene se continua con questo caldo potrebbero arrivarne degli altri. E poi, quando il freddo arriverà (se arriverà) il frutto fuori stagione verrebbe mantenuto o cadrebbe? Sempre ammesso che riesca a impollinare, il fiore infatti è parecchio minuto, non più di mezzo centimetro, e maneggiare le sacche polliniche sarà una vera impresa.
Nessun commento:
Posta un commento