La necessità si sa, aguzza l'ingegno e così eccoci con una nuova trovata per il substrato di trapianto delle orchidee.
Ieri ho sfiascato un vasetto di phalaenopsis 4, un ibrido piuttosto vigoroso che era cresciuto molto nel suo substrato phytamax. Dopo aver ripulito per bene foglie e radici dal gel nutritivo e aver fatto un bagno in una blanda soluzione di fertlizzante (diluito circa a un terzo di quanto raccomandato), mi sono accorto di non avere substrato adatto al trapianto. Per essere precisi non avevo substrato adatto ai vasi a disposizione o vasi adatti al tipo di substrato disponibile. Avevo una buona quantità di argilla espansa per un progetto che sto seguendo e che anche se un po' fuori tema magari riporterò qui in futuro, ma era di grana piuttosto fine e, per esperienze passate, so che la mancanza di circolazione d'aria tende a favorire marcizioni soprattutto se si usa per una semi-idroponica come normalmente faccio con l'argilla espansa. Di contro la corteccia che avevo era anche di pezzatura piuttosto fine e comunque non sufficiente per riempire i vasetti in cui pensavo di matterle, anche perché le piantine nel gel avevano sviluppato radici piuttosto lunghe.
Così, pensa che ti ripensa mi è venuto in mente di combinare un po' di tecniche e qualche novità. Sono partito dal principio dell'epi-web, che in realtà non ho più a disposizione, e l'ho sostituito con una spugnetta abrasiva nuova che avevo sotto il lavello. La struttura e il materiale sembrano assomigliare abbastanza all'epi-web anche se con una grana più fine. Ho quindi tagliato delle listerelle di spugnetta e le ho messe in piedi nel vasetto e sopra gli ho sistemato la piantina di phalaenopsis con le lunghe radici in mezzo. Ho poi messo i piccoli ritagli di spugnetta abrasiva negli interstizi per dare un po' di stabilità il tutto e ho riempito i rimanenti spazi con l'argilla espansa che essendo abbastnaza piccola si è sistemata bene.
Il tutto ha un bell'aspetto. La piantina pare stabile, e il substrato con i giusti spazi sembrerebbe ben areato lasciando passare bene le innaffiature.
Un'altra piantina, la più piccola e con l'apparato radicale meno sviluppato è stato sistemato in un vasetto con un nuovo substrato acquistato da http://www.roellke-orchideen.de a un'esposizione-mercato di orchidee cui partecipava. E' un misto di corteccia fine, perlite, pezzettini di gommapiuma.
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