Al rientro della lunga gita gipponese dei cui risvolti orchidofili racconterò presto, ho trovato una piacevole sorpresa. Un'altra fioritura di una pianta derivata da seme. Questo dev'essere proprio l'anno giusto.
Anche di questa ho perso la classificazione ma il colore dei fiori ci da' sicuramente un solido e inaspettato indizio. Si tratta quasi sicuramente di una phalaenopsis 4, l'ultima in ordine temporale ad esser stata seminata. Andandomi a rivedere un po' di post vecchi constato che, ammesso sia veramente lei, la semina della phalaenopsis 4 è avvenuta a settembre del 2011, il che mi metterebbe finalmente in linea con quelle che sono le medie per arrivare alla maturazione della pianta partendo dalla riproduzione sessuata, cioé circa 3-4 anni.
La pianta madre di phalaenopsis 1 ha fiori candidi piuttosto grandi, come effettivamente la pianta che sta fiorendo, e non ricordo di altre piante madri con fiori bianchi. Oppure è il risultato delle caratteristiche del polline utilizzato sulla pianta ospite. La piantina era ancora relativamente piccola, infatti mi sono stupito quando ho notato che aveva emesso uno stelo floreale, a riprova del fatto che alla fine è effettivamente la luce il fattore determinante.
La delusione invece deriva dalla poca divergenza tra pianta madre e figlia. Da qualche parte avevo letto della grande variabilità genetica delle phalaenopsis, dovuta anche al gran numero di incroci che vengono effettuati prima di arrivare all'ibrido commerciale, il cui patrimonio genetico si accumula nel DNA finale pronto a riemergere alla prima occasione. E invece nelle prime due fioriture ho avuto praticamente dei cloni delle piante d'origine, tanto che per il momento non sto procedendo ad alcuna nuova impollinazione, nella speranza di avere presto del materiale genetico un po' più originale da utilizzare. La prossima fioritura in programma infatti sarà una novità assoluta, almeno per me, una phalaenopsis acquistata ancora in fiasca alla fiera delle orchidee di Bologna a primavera 2012, incrocio tra una "red ink" e una "fasciata".
Anche di questa ho perso la classificazione ma il colore dei fiori ci da' sicuramente un solido e inaspettato indizio. Si tratta quasi sicuramente di una phalaenopsis 4, l'ultima in ordine temporale ad esser stata seminata. Andandomi a rivedere un po' di post vecchi constato che, ammesso sia veramente lei, la semina della phalaenopsis 4 è avvenuta a settembre del 2011, il che mi metterebbe finalmente in linea con quelle che sono le medie per arrivare alla maturazione della pianta partendo dalla riproduzione sessuata, cioé circa 3-4 anni.
La pianta madre di phalaenopsis 1 ha fiori candidi piuttosto grandi, come effettivamente la pianta che sta fiorendo, e non ricordo di altre piante madri con fiori bianchi. Oppure è il risultato delle caratteristiche del polline utilizzato sulla pianta ospite. La piantina era ancora relativamente piccola, infatti mi sono stupito quando ho notato che aveva emesso uno stelo floreale, a riprova del fatto che alla fine è effettivamente la luce il fattore determinante.
La delusione invece deriva dalla poca divergenza tra pianta madre e figlia. Da qualche parte avevo letto della grande variabilità genetica delle phalaenopsis, dovuta anche al gran numero di incroci che vengono effettuati prima di arrivare all'ibrido commerciale, il cui patrimonio genetico si accumula nel DNA finale pronto a riemergere alla prima occasione. E invece nelle prime due fioriture ho avuto praticamente dei cloni delle piante d'origine, tanto che per il momento non sto procedendo ad alcuna nuova impollinazione, nella speranza di avere presto del materiale genetico un po' più originale da utilizzare. La prossima fioritura in programma infatti sarà una novità assoluta, almeno per me, una phalaenopsis acquistata ancora in fiasca alla fiera delle orchidee di Bologna a primavera 2012, incrocio tra una "red ink" e una "fasciata".
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