La fiasca fu acquistata a Orchibo, la mostra mercato di orchidee a Bologna, nel maggio 2012, esattamente 3 anni fa. Si trattava di un barattolino con substrato nustritivo su cui erano impiantate 3 o 4 piantine che a occhio e croce avevano almeno già un anno. Stando alla descrizione scritta sul coperchio a pennarello nero si trattava di un incrocio tra phalaenopsis fasciata, una specie botanica originaria della foresta pluviale delle filippine, e una Red Ink, un ibrido commerciale dall'acceso colore rosso.
Una volta sfiascate, delle piantine ne sopravvisse solo una che con il tempo è cresciuta sempre più vigorosa seppur restando di taglia relativamente piccola ma sviluppando un rigoglioso apparato radicale. Poi verso febbraio la sorpresa nel veder spuntare uno stelo floreale e dopo un'estenuante crescita, qualche giorno fa la prima sbocciatura.
Bisogna dire però che è valsa la pena di aspettare perché il risultato è davvero sorprendente. Alla tipica decorazione striata della phalaenopsis fasciata, si aggiungono le amipe aree di colore vivace. Mi spiace solo di non avere più il nome del coltivatore da cui l'acquistai perché mi piacerebbe inviargli la foto oltre che potergli fare un po' di meritata pubblicità.
I fiori sono solo tre, di media grandezza, con un aspetto e una consistenza cerosa e lucida.
La loro fioritura mi ha fatto tornare la voglia di provare qualche ibridazione. Al momento sto cercando di immaginare quale possa essere la compatibilità con le phalaenopsis commerciali e quei due o tre ibridi che sono riuscito a portare a maturità. Potrebbe essere ad esempio interessante incrociarla con una phalaenopsis bianca. Altra considerazione riguarda la capacità di una pianta ancora relativamente giovane e non completamente sviluppata, di portare a maturità una capsula. Nei prossimi giorni cercherò di decidermi anche perché alcune delle primissime fioriture stanno arrivando a termine.
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