Era da un po' di tempo che non procedevo a qualche nuova impollinazione. Se devo dirla tutta il processo di semina è tanto laborioso, richiede grandi quantitativi di tempo in ciascuna delle fasi. In più il numero di piante prodotte è notevole per cui o acquisto una serra industriale e faccio di questo passatempo una professione, o limito l'attività riproduttiva delle orchidee. Ora che ho una procedura abbastanza consolidata ed efficace per produrre substrati e per riuscire a far germinare i semi di orchidee, vorrei quindi riservare le energie per quei casi che valgano la pena di essere incrociati per produrre ibridi interessanti o per essere moltiplicati.
Le prime fioriture, al di là della grande emozione iniziale, in termini di caratteristiche degli ibridi si sono rivelate delle piccole delusioni. Così ho aspettato ancora un po' prima di procedere e mi sono deciso solo quando ho finalmente avuto qualcosa di interessante per le mani. Il nuovo incrocio è avvenuto tra l'ibrido di phalaenopsis fasciata (incrociata con una Red Ink), coi suoi bei fiori carnosi e cerosi e il primo ibrido fiorito quest'anno, una phalaenopsis 1 bianca dai fiori morbidi e delicati.
L'impollinazione è avvenuta a incrocio, polline dell'una è andato a fecondare l'altra e viceversa. Purtroppo solo un'impollinazione ha avuto successo, quello che come pianta ricevente aveva l'ibrido di phalaenopsis fasciata. L'altro fiore, pur avendo inizialmente dato accenni di rigonfiamento del baccello, alla fine è avvizzito ed è caduto, probabilmente poiché già vicino alla fine del suo ciclo di fioritura e ormai indebolito di per se'. La phalaenopsis fasciata ha dato invece prova di grande vigore e rapidità. La prima immagine all'inizio del post è stata scattata a una settimana dall'impollinazione e già si vede il baccello che va formandosi e che ha preso un bel colore verde brillante. Il confronto con il picciolo dell'altro fiore è evidente. Ad oggi, a una ventina di giorni dalla fecondazione, il baccello inizia ad essere già ben formato. La cosa bella della fasciata è che nonostante l'impollinazione il fiore non è appassito immediatamente ma si è mantenuto turgido e lucido per un po'. Solo in questi giorni incomincia a seccarsi un po'.
I timori adesso sono sulla tenuta della pianta madre che è abbastanza giovane e pur avendo un apparato radicale molto ben sviluppato non ha moltissime foglie e anzi è da un po' che non ne mette di nuove. Portare a maturazione una capsula può richiedere uno sforzo notevole alla pianta.
Altro dubbio è sui tempi di maturazione. Le phalaenopsis trattate finora avevano bisogno di 3-4 mesi per giungere a germinabilità dei semi. Data la rapidità dello sviluppo iniziale e il clima estivo i tempi potrebbero però essere più rapidi.
Le prime fioriture, al di là della grande emozione iniziale, in termini di caratteristiche degli ibridi si sono rivelate delle piccole delusioni. Così ho aspettato ancora un po' prima di procedere e mi sono deciso solo quando ho finalmente avuto qualcosa di interessante per le mani. Il nuovo incrocio è avvenuto tra l'ibrido di phalaenopsis fasciata (incrociata con una Red Ink), coi suoi bei fiori carnosi e cerosi e il primo ibrido fiorito quest'anno, una phalaenopsis 1 bianca dai fiori morbidi e delicati.
L'impollinazione è avvenuta a incrocio, polline dell'una è andato a fecondare l'altra e viceversa. Purtroppo solo un'impollinazione ha avuto successo, quello che come pianta ricevente aveva l'ibrido di phalaenopsis fasciata. L'altro fiore, pur avendo inizialmente dato accenni di rigonfiamento del baccello, alla fine è avvizzito ed è caduto, probabilmente poiché già vicino alla fine del suo ciclo di fioritura e ormai indebolito di per se'. La phalaenopsis fasciata ha dato invece prova di grande vigore e rapidità. La prima immagine all'inizio del post è stata scattata a una settimana dall'impollinazione e già si vede il baccello che va formandosi e che ha preso un bel colore verde brillante. Il confronto con il picciolo dell'altro fiore è evidente. Ad oggi, a una ventina di giorni dalla fecondazione, il baccello inizia ad essere già ben formato. La cosa bella della fasciata è che nonostante l'impollinazione il fiore non è appassito immediatamente ma si è mantenuto turgido e lucido per un po'. Solo in questi giorni incomincia a seccarsi un po'.
I timori adesso sono sulla tenuta della pianta madre che è abbastanza giovane e pur avendo un apparato radicale molto ben sviluppato non ha moltissime foglie e anzi è da un po' che non ne mette di nuove. Portare a maturazione una capsula può richiedere uno sforzo notevole alla pianta.
Altro dubbio è sui tempi di maturazione. Le phalaenopsis trattate finora avevano bisogno di 3-4 mesi per giungere a germinabilità dei semi. Data la rapidità dello sviluppo iniziale e il clima estivo i tempi potrebbero però essere più rapidi.
Ciao, sto provando anch’io per la prima volta ad impollinare le mie orchidee, quindi già dopo una settimana si può capire se la procedura è andata a buon fine?
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