Ed eccoci alla semina dei nuovi arrivati. Finito l'ammollo in acqua e zucchero, siamo passati alla fase di sterilizzazione eseguita con acqua ossigenata. I semi sono stati suddivisi per siringa. Questa volta ho utilizzato siringhe da insulina (mi sento sempre più simile a un tossico) che ho scoperto che, una volta tolto l'ago, hanno un'apertura sufficientemente larga da lasciar passare agevolmente liquido e semi, etichettate così da non confondere le fiasche (anch'esse preventivamente etichettate con ciò che andranno a contenere) e inserite nel porta-provette così da facilitarne la maneggiabilità e la sterilizzazione nella scatola guantata.
La semina è stata piuttosto laboriosa, inevitabilmente data la volontà di tenere le semine separate per varietà, ma dovrebbe essere andata a buon fine.
Il problema è adesso il numero di fiasche che incomincia ad essere importante, tanto che non so più dove metterle (e deve ancora arrivare la seconda partita di Bletilla e quella di Cattleya dalla Thailandia). Per ora ne ho sistemati un po' sul davanzale del salotto, che è esposto a sud e ha una buona illumninazione e temperatura, e un po' in cima a mobili di varie stanze: salotto, cucina, bagno, dove se ne stanno tranquilli tranquilli.
La semina è stata piuttosto laboriosa, inevitabilmente data la volontà di tenere le semine separate per varietà, ma dovrebbe essere andata a buon fine.
Il problema è adesso il numero di fiasche che incomincia ad essere importante, tanto che non so più dove metterle (e deve ancora arrivare la seconda partita di Bletilla e quella di Cattleya dalla Thailandia). Per ora ne ho sistemati un po' sul davanzale del salotto, che è esposto a sud e ha una buona illumninazione e temperatura, e un po' in cima a mobili di varie stanze: salotto, cucina, bagno, dove se ne stanno tranquilli tranquilli.
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