giovedì 29 settembre 2011

Frutta Tropicale


Non è una foto provocatoria. Sono solo gli ingredienti di alcuni nuovi substrati per la germinazione asimbiotica delle orchidee che sto provando.
Al centro il più classico dei substrati, il Phytamax da germinazione, ai lati, non hanno certo bisogno di presentazioni, cocchi e banane.
Se ne parla un po' ovunque, sui testi riguardo la germinazione dei semi di orchidea, gli additivi. Ci mettono dentro un po' di tutto: succo di pomodoro, succo d'ananas, rape, patate. Un vero e proprio minestrone. L'idea di fondo è che all'interno di frutta e tuberi vi siano particolari ormoni e sostanze che, così come aiutano a far germogliare il proprio germe, possano stimolare anche lo sviluppo e la crescita dei semi di orchidea.
Gli additivi più comunemente usati sono appunto latte o acqua di cocco e banana.
Ed eccoci qua. Due cocchi e due banane.
In realtà non c'è molta chiarezza su cosa si intenda effetivamente per latte di cocco, se il liquido all'interno dei cocchi ancora verdi, l'acqua all'interno del cocco che si trova normalmente al supermercato, o se il misto di polpa grattugiata e spremuta che si usa nella cucina del sud-est asiatico. I cocchi da supermercato in realtà sono ancora in grado di germinare come mi successe anni addietro, quindi se l'acqua all'interno di quelli marroni e secchi che si trovano in commercio contengono sostanze di stimolo alla germinazione, date le giuste condizioni ambientali, queste dovrebbero in teoria andare bene anche per le orchidee. Almeno secondo un ragionamento logico che potrebbe però non avere alcun riferimento alla realtà.
Stesso discorso per le banane.
Il substrato preparato è stato dunque il seguente:

-Dose di Phytamax per un litro dimezzata e usata per un litro di acqua demineralizzata.
-Aggiunta di zucchero e agar per riportarli ai valori iniziali. In questo caso 10g di zucchero e 3,5g di agar.

Il substrato così preparato è stato diviso in due e addizionato, una metà con 50ml di acqua di cocco, l'altra metà con 50g di banana frullata.

Messo nei vasetti il substrato è stato poi sterilizzato come sempre per circa 15/20 minuti in pentola a pressione.
Unico dubbio resta sul PH del substrato addizionato di banana che, data la vischiosità del liquido ottenuto, non sono riuscito a misurare con la cartina tornasole. Il timore è che sia virato al basico. Quello ideale per la germinazione è compreso tra 5 e 5.5.
Nei due substrati sono stati seminati semi di phalaenopsis e di bletilla. Altri semi sono stati impiantati su substrato non diluito e non addizionato, così da avere un riferimento. Il tutto posto in cassetta con illuminazione artificiale e fotoperiodo di circa 15 ore.

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