Tempo di sfiascamenti per le bletille striate dell'orto botanico di Padova. Stavano diventando grandicelle, le radici spuntavano sotto il vasetto attraverso l'agar, e tanto più che non so esattamente come gestirne la deciduità invernale in agar, ho pensato bene di dar loro un po' di tempo per svilupparsi in terra, soprattutto per queste che hanno dismostrato di avere un buon sviluppo.
Nell'immagine sopra si vede il "budino" di agar con tutte le plantule ancora infilate. Il vasetto era dotato di sistema di aerazione con foro e cerotto sterile.
Eccole sfilate e ripulite dal substrato nutritivo e sistemate per essere impiantate in terra. Il substrato era un casalingo, tenuto piuttosto morbido. E questo deve sicuramente aver favorito il buon sviluppo delle radici che sono affondate senza difficoltà. Non è facile trovare il giusto punto di morbidezza tra i fattori in gioco: rapporto agar/acqua, tempi di sterilizzazione in pentola a pressione che se prolungati possono asciugare un po' il tutto e indurire il substrato.
La variabilità genetica e il rapporto con il substrato hanno creato la solita grande differenziazione di vigorosità più che di forme.
in vasetti abbastanza fondi perché mi pare di capire che le radici tendano ad affondare parecchio.
Nell'immagine sopra si vede il "budino" di agar con tutte le plantule ancora infilate. Il vasetto era dotato di sistema di aerazione con foro e cerotto sterile.
Eccole sfilate e ripulite dal substrato nutritivo e sistemate per essere impiantate in terra. Il substrato era un casalingo, tenuto piuttosto morbido. E questo deve sicuramente aver favorito il buon sviluppo delle radici che sono affondate senza difficoltà. Non è facile trovare il giusto punto di morbidezza tra i fattori in gioco: rapporto agar/acqua, tempi di sterilizzazione in pentola a pressione che se prolungati possono asciugare un po' il tutto e indurire il substrato.
La variabilità genetica e il rapporto con il substrato hanno creato la solita grande differenziazione di vigorosità più che di forme.
Ecco qua alcune delle più belle plantule di bletilla striata. Si nota molto bene come si è già formato un bel bulbetto.
Le piantine sono finite in un substrato altamente drenante, già abbastanza collaudato in precedenza così formato:
1/3 - terriccio di letame maturo
1/3 - agriperlite
1/3 - corteccia di conifera spezzettata il più finemente possibile
Una manciata di cartone a pezzetti di 3/4mm di grandezza. E' questo un nuovo filone di sperimentazione che deriva dalla lettura di un testo sulla coltivazione delle orchidee di cui sono venuto in possesso recentemente e sul quale effettuerò alcuni aggiornamenti nelle prossime settimane.
in vasetti abbastanza fondi perché mi pare di capire che le radici tendano ad affondare parecchio.
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