domenica 16 febbraio 2014

Finalmente primavera!
No beh, in realtà manca ancora più di un mese ma è da un po' che le temperature sono abbastanza miti, e le precipitazioni decisamente abbondanti.
La cosa sta risvegliando un po' di vegetali, soprattutto quelli più precoci.
Anche se sono in posizioni diverse, l'unico motivo che può spiegare questo anticipo delle bletille striate padovane rispetto alle altre credo sia la genetica. E' infatti già da una decina di giorni che i primi germogli stanno facendo capolino dal terreno. Dopo un inverno passato all'asciutto, ho quindi ripreso ad innaffiarle anche se con parsimonia in modo da evitare marcescenze.
Ma infine è arrivato il momento del trapianto. I vasi in cui erano state trapiantate le piantine appena sfiascate dal gel nutritivo erano abbastanza piccoli e visto che le bletille si erano sviluppate molto probabilmente il terriccio era anche un po' esaurito. Ho quindi deciso per un intevento radicale. I bulbetti sono stati liberati facendo attenzione a non danneggiare i germogli, che come si può vedere dall'immagine sono ormai ben sviluppati, e sono stati messi tutti assieme in un vascone con terreno nuovo. Il terreno è stato fatto bello "carico", con stallatico pellettato, lupini macinati e cornunghia, che dovrebbero garantire apporto nutritivo in progressione nel tempo. Per garantire l'indispensabile drenaggio è stata aggiunta una buona dose di perlite, lapillo e corteccia e un bel po' di lombrichi che tengono il terreno sciolto e arieggiato con le loro gallerie.


Guardando l'elenco dei post in questo filone vedo che la semina è stata fatta a settembre 2011, questo è il primo ciclo quiescenza-germinazione che le piante fanno (l'inverno 2012-2013 passato nelle fiasche non fecero riposo vegetativo).
Quest'anno non credo proprio che ci sarà alcuna fioritura ma, con buone condizioni di luce e con tutto il nutrimento che ho buttato nel vascone, la speranza è che i bulbi diventino abbastanza grossi per garantire una fioritura l'anno prossimo.