lunedì 13 aprile 2015

Fallimento Cymbidium Goeringi

Inutile illudersi, quando un progetto è fallito bisogna ammetterlo. Non posso nascondere che a momenti ci avessi quasi sperato, ma sin dall'inizio il cymbidium goeringi si è dimostrato un osso duro. Da quello che leggo in giro i cymbidium in generale sono particolarmente difficili da tirar su da seme e con tempi biblici, la varietà goeringi poi è anche peggio, con tassi di germinazione bassissimi, costituzione debole e facilità all'imbrunimento dei protocormi. I trapianti sono serviti a poco, anzi, dopo ogni trapianto le morie si facevano ancora più frequenti, segno di una certa delicatezza e insofferenza al maneggiamento.
Di fiasche ne erano rimaste solo 2 ma da mesi i protocormi non davano più segni di vita, ormai completamente sbiancati. Mi illudevo potesse trattarsi solo di stasi invernale ma adesso che persino le neofinetie, le bletille e le neofinetie (tutte originarie della stessa latitudine) sono sveglie e pimpanti, devo accettare che il progetto shunran è definitivamente giunto al termine. E, dati i tempi e gli scarsi risultati, non credo che ve ne saranno di nuovi in futuro.

domenica 5 aprile 2015

Nuovo ibrido

Un nuovo ibrido di phalaenopsis sta fiorendo in questi giorni. Sono passati praticamente 6 anni dalla semina. Poi non mi si dica che mi manca pazienza e perseveranza...
Finalmente abbiamo un ibrido degno di questo nome, cioé con caratteristiche che, per quanto simili a quelle della pianta madre, siano originali. Anche di questa ho perso la tracciabilità nel corso dei trapianti e non so quindi di chi sia figlia seppur, stando a forme e colori, possa fare delle supposizioni.
A prima vista potrebbe sembrare un incrocio di phalaenopsis 2 di cui pensavo di non aver più discendenza, estintasi con l'imbrunimento totale dei protocormi. In realtà potrebbe darsi che abbia utilizzato del polline di phalaenopsis 2 per fecondare un'altra pianta, forse la 3. L'ipotesi nasce dall'osservazione delle varie piante madri e di uno dei primi ibridi ottenuti:

Palaenopsis 2 (pianta madre)
 Phalaenopsis 3 (pianta madre)
Ibrido 3.1

Il nuovo ibrido ha un po' di venature tipiche della phalaenopsis 3 ma un colore fucsia uniforme come la 2 seppur più tenute. La parte più interessante, che purtroppo in foto non risalta molto, è il contorno bianco dei petali, che solo ora noto che effettivamente anche la 2 aveva, sebbene nell'ibrido è decisamente più accentuato. Altra nota caratteristica è la puntinatura nella parte centrale dei petali che parrebbe derivare dalla 3 ma che nella pianta figlia è decisamente più accentuata.
Per ora si sono aperti solo due fiori dei cinque boccioli e bisognerà verificare se un'ulteriore particolare caratteristica sarà confermata come aspetto genetico e non come semplice deformazione di uno o due fiori. Sul petalo superiore appare una rientranza asimmetrica sul bordo sinistro che nella foto non si nota perché nascosta dai due petali obliqui superiori.
Ad ogni modo, sulla base di queste osservazioni che pur nulla hanno di scientifico ho deciso di battezzarla 3-2, in onore delle due piante dal cui incrocio ritengo derivi.
Per quest'anno di sorpresa ne rimane solo una. Un ibrido acquistato in gel alla fiera di Bologna e che ha prodotto uno stelo floreale con due boccioli.
Poi potrebbe essere giunto il momento di provare a realizzare qualche nuovo incrocio.