sabato 1 novembre 2014

Gel morbido

Dopo un po' di sperimentazioni, considerazioni e soprattutto confrontando le mie fiasche con alcune acquistate, ho effettuato alcune modifiche migliorative al gel di germinazione. Mi ero infatti reso conto che nella maggior parte delle mie fiasche le radici delle orchidee tendevano a crescere sulla superficie del gel nutritivo, non a infilarsi in esso. Finché si trattava di epifite come phalaenopsis, neofinetia e sedirea, il problema era relativo perché comunque in natura sviluppano radici aeree. Più problematico era invece il fenomeno per le terricole che con un ridotto apparato radicale possono avere problemi nel successivo trapianto in terra.
Nelle fiasche acquistate ad alcuni mercatini di orchidofili invece spesso le radici, soprattutto delle phalaenopsis, si insinuavano nel gel con una crescita più sviluppata e armoniosa. Il problema era chiaramente la consistenza del gel che essendo più morbido permetteva questa condizione.
Già avevo fatto alcune sperimentazioni con la ricetta base, anche in considerazione dell'evaporazione che si verifica durante la fase di sterilizzazione, con un leggero aumento dell'acqua distillata nell'ordine del 10-15%.
Adesso forse ho trovato il giusto bilanciamento, come mostra l'immagine sopra con le radici di una bletilla striata ben affondate nel gel nutritivo.
Questa è la solita ricetta:

Fertilizzante NPK 5-6 grammi
20 g di zucchero
1 g di carbone attivo macinato
1 litro di acqua demineralizzata
8 g di Agar Agar

Con 5-6 grammi invece degli 8 inizialmente previsti si ottiene il risultato voluto. La consistenza finale è simile a quella di un budino morbido (non per niente l'agar si usa per la preparazione di dolci) che tremola quando si scuote gentilmente il vasetto.
I primi trapianti delle bletille direttamente in terra hanno dato ottimi risultati. Partendo da sviluppi radicali migliori, le piante hanno una maggiore resistenza e iniziano a crescere subito dopo il trapianto.

Nessun commento:

Posta un commento