mercoledì 17 febbraio 2010

Igrometro

Ecco uno degli acquisti fatti nell'ultimo viaggio in Giappone. Un igrometro. Ha anche il termometro. E' il quadrante più in basso. Tutto rigorosamente Made in Japan. E' andato a fare compagnia ai vasetti aperti e alle vaschette con lo sfagno dove sono state trapiantate le prime piantine di phalaenopsis tolte dal substrato nutritivo per le quali, adesso, è importante tenere monitorato il tasso di umidità all'interno del box di plastica in cui si trovano assieme alla luce da acquario.
Lo volevo con lancetta in quanto, oltre ad avere una passione per l'old fashioned, dato che dovrà stare in ambiente tendenzialmente molto umido, temevo che i circuiti di un igrometro digitale potessero alla lunga soffrirne. Sì, lo so, ci sono quelli con la sonda esterna, ma non volevo spendere eccessivamente. Questo è costato nemmeno 10 euro, ed è tra l'altro di un'azienda tradizionalmente specializzata in strumentazione di bordo per navi.
Al momento, nel box c'è un'umidità di circa 70/80 %, che dovrebbe andare bene per i giovani virgulti, assieme a una temperatura attorno ai 27/28 gradi, garantita dal calore del tubo fluorescente che illumina il tutto. Ciò ovviamente tende a fare un po' di condensa per cui ho anche sistemato una ventola da computer che accendo di tanto in tanto quando la condensa si fa eccessiva così da evitare, si spera, muffe e marciumi.

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