lunedì 23 dicembre 2013

Con calma. Sempre.

Un anno e mezzo dopo la semina (e con quasi 6 mesi di maturazione delle due capsule che hanno sfiancato la pianta madre) la situazione delle fiasche di Cymbitium Goeringi è circa questa. Non molto in realtà. Ma in questa specifica fiasca qualche novità c'è stata. Una delle radichette di questo stadio della pianta che non è più un protocormo ma non ha ancora sviluppato foglie, ha toccato la parete del vaso. Da qualche parte, forse su un libro giapponese sulla coltivazione delle orchidee selvatiche, lessi che le plantule di cymbidium goeringi (che loro chiamano orchidea di primavera) avrebbero sviluppato foglie quando le radici avessero riempito il vasetto.
Effettivamente qualcosa è successo, come si può notare nella foto sopra. La punta della radice, dopo aver sbattuto sul vetro, si è divisa in numerose sotto-radici disposte a raggiera, abbastanze diverse per forma e tipologia da quelle principali. La speranza è ovviamente che ciò sia il preludio allo spuntare della prima agognata fogliolina.
I manuali di coltivazione, dei cymbidium in generale e del goeringi in particolare, per avere i migliori risultati di vegetazione e fioritura raccomandano sempre di utilizzare vasi abbastanza piccoli dove le radici possano stare piuttosto strette.

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