mercoledì 21 ottobre 2009

Sedirea Japonica 名護蘭

Ultimo arrivo oggi per corriere espresso (ieri erano arrivati i semi di bletilla striata dall'Inghilterra). E' giunta in uno scatolone pieno pieno di carta di giornale, anch'essa avvolta in carta di giornale, una sedirea japonica, o nago ran (名護蘭), come la chiamano in Giappone, ossia, come dice il nome stesso, nel paese dal quale proviene. Ad essere precisi e stando al nome "Nago", la provenienza è in realtà quasi tropicale, Nago è infatti parte dell'arcipelago di Okinawa (http://www.city.nago.okinawa.jp/), le più meridinali delle isole nipponiche.
La pianta è veramente accattivante alla vista. Sembra in tutto e per tutto una mini phalaenopsis, con le foglie tonde e carnose e le spesse radici aeree che escono dal piccolo vaso a retina riempito di sola corteccia a media pezzatura. Pare aver retto bene il trasporto, forse anche grazie al voluminosissimo imballo.
A leggere in giro sembrerebbe pianta da esigenze piuttosto spartane. L'ho sistemata nell'intercapedine delle doppie finestre dove, stando a quanto dicono le varie guide alla coltivazione, dovrebbe stare benone. Esposizione ovest, temperatura diurna attorno ai 20°, notturna attorno ai 15°/16°. L'unico problema potrebbe essere l'umidità. Nei prossimi giorni valuterò i metodi per bagnarla.
Ad ogni modo, a quanto dicono, per avere la fioritura la piccola sedirea deve attraversare un periodo fresco/freddo con poche annaffiatura. In poche parole deve rendersi conto che è arrivato l'inverno, altrimenti non fiorisce. Vedremo di farglielo capire insomma, sempre che l'età della pianta le permetta la fioritura.

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