sabato 17 ottobre 2009

Ripicchiettatura

E' arrivato il freddo e ieri, spostando la scatola di plastica dal davanzale del doppio vetro dove incominciava a fare troppo freddo, una fiasca di Phalaenopsis 1, precisamente di bacello 4, è caduta facendo un macello delle piantine che vi crescevano all'interno. Era da un po' che meditavo il ripicchiettaggio. Le pantine di questo bacello, seminato il 26 giugno 2009 nel momento giusto, quando era perfettamente maturo ma ancora chiuso, si stavano sviluppando molto. In particolare l'apparato radicale, nelle ultime settimane aveva avuto una vera e propria esplosione. Insomma, lo scombinamento della caduta mi ha dato il pretesto per trapiantare.
Solita cappa sterile, pinze da numismatica, acqua sterile. Questa volta ho anche sperimentato le garze sterili che ho comprato l'altro giorno. Il rivestimento in carta delle garze è abbastanza impermeabile così che una volta spruzzato tutto con la candeggina, aprendo la confezione di garza ho a disposizione del tessuto asciutto per pulire la plastica della cappa, ottenendo così una visione più nitida, e per asciugare pinzette e altro materiale dall'eccesso di candeggina.
Ho quindi eliminato un po' di protocormi morti e sfoltito le piantine, risistemando quelle che si erano ribaltate e cercando di farle stare dritte il più possibile. Il substrato, in attesa che arrivi quello specifico per i trapianti dagli Stati Uniti, è il vecchio Murashige & Skoog.
Già che c'ero ho lasciato da parte un po' di piantine e di protocormi in fase avanzata per sperimentare il nuovo substrato a base di muschio vivo che ho preparato la settimana scorsa.
Metà di questi protocormi li ho prima messi in ammollo in una soluzione di fungicida sistemico Previcur, 0,30 ml per 100 ml di acqua distillata.
Ecco il risultato. Ho poi inumidito con dell'acqua distillata versata da una siringa e coperto con il tappo senza però avvitare.

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